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ST21 Gazette Dicembre 2021

VITA DA FLY

Ciao, sono Desi!

Sono una hippoppara della vecchia scuola, tutt’ora ballo, lavoro e sono mamma!!!

Tutto ha inizio nei lontani anni ‘90… quando ho avuto il primo incontro con l’hip hop. Da allora ho vissuto questa cultura con tutte le sue sfaccettature. Ho sempre voluto raccontare l’hip hop di quel tempo ma cercavo un modo per farlo che fosse diverso dal classico libro “storico” che racconta i principi fondamentali di questa cultura, anche perché ci sono persone più brave di me che l’hanno già fatto!

Così ho pensato ad un romanzo, un racconto che si leggesse in fretta e che raccontasse la storia di una ragazzina in balia di mille avventure in questo nuovo mondo tutto da scoprire, nell’era in cui non esistevano i social e nemmeno YouTube! Dove, per veder ballare, dovevi essere fisicamente alle jams e dove, per farti conoscere, dovevi entrare nei cerchi. 

ST21 Gazette Dicembre 2021 – Vita da Fly

Ho pensato che potesse essere un modo alternativo di raccontare questa cultura! Per chi l’aveva vissuta, magari, poteva far affiorare vecchi ricordi … mentre, per chi non c’era, poteva stimolare curiosità!

Ed ecco che, dopo diversi anni di bozze e di capitoli scritti e riscritti, nel lockdown ho deciso che dovevo finirlo, volevo farlo leggere a più persone possibili, dentro e fuori la cultura hip hop! Ci sono riuscita ed eccolo qui, pronto per essere letto e vissuto da chi ha voglia di immergersi in quegli anni e in un mondo hip hop tutto strano, dettato da eventi di ogni tipo con qualche sfaccettatura romantica.

Vita da Fly - studio21 gazette
ST21 Gazette Dicembre 2021 – Vita da Fly

ST21 Gazette Dicembre 2021

HOUSE TO BE COMMUNITY

IT’S MORE THAN DANCE…

By Gianni Wers – Team House To Be

Sentirsi a casa, sentirsi liberi .

Questo è il concetto che dal giorno uno accompagna quello che è il percorso della community nata a Roma dall’idea del suo fondatore Gianni Wers. House To Be trova la sua sede circa quattro anni fa in quella che oggi rappresenta la sua casa, Reunion Studio, punto di riferimento essenziale per molti danzatori e per la stessa community.

Da questa stagione però, la famiglia Htob si allarga aprendo le porte ad un altro danzatore e mentore della scena romana, Taje Dhier. I due legati da sempre da un forte rapporto personale, oggi insieme per dare un contributo ancora più grande a tutti gli appassionati di questa cultura.

Ormai da anni, Htob contribuisce in maniera costante alla crescita della scena house italiana , cercando con tutte le sue energie di trasmettere , condividere e creare un movimento più consapevole.

House to be - studio21 gazette
House to be

Attraverso le attività proposte, cerca di infondere un concetto di comunità, un senso di appartenenza ed inclusivo, che si può ottenere soltanto impegnandosi attivamente e non solo standoci dentro.

Lezioni, laboratori, eventi, showcase, contenuti culturali, musica, ricerca e soprattutto aggregazione. Un movimento, un filone di pensiero, un centro di produzione artistica e l’house music come mezzo per esprimersi e comunicare, questo è House To Be.

Un movimento destinato a crescere e che ogni giorno si prodiga con iniziative originali, forte dei valori su cui è fondato e consapevole di ciò che può  trasmettere, nel pieno rispetto delle origini e radici di questa cultura.

Ma la svolta arriva nel 2019 con la produzione del primo evento che consacra la dedizione e la mentalità alla base dell’intero progetto, Time To Jack.

House to be
Time to Jack

Andato in scena il 15/16 Novembre 2019 a Roma nella suggestiva cornice del teatro “Spazio Diamante , “Time To Jack” rappresenta l’evento di punta della community che ha l’obiettivo di educare e sensibilizzare alla musica ,ad una concezione più ampia dell’house come cultura di scambio, ricerca e libertà d’espressione.

Dall’omonima traccia del 1985 di Chip E a cui si ispira, Htob si propone sulla scena italiana ed europea con un meeting completamente dedicato alla House Culture, musica e danza ma non solo, un momento di scambio e aggregazione socioculturale senza precedenti.

Workshop, party, jam session, dance teather, battles, dodici coreografi da tutta Italia, guest internazionali, cinque dj per un evento curato nei dettagli, unico nel suo genere per concetto e nel risultato quasi inverosimile che si è materializzato ai nostri occhi nella sua prima edizione.

Come dice Gianni Wers in una sua intervista : “in questo evento diamo importanza alla musica ,la musica è ciò che ci muove, la musica è la motivazione che ha spinto a crearlo e noi gli diamo valore”.

Decidono di andare controcorrente , di investire in un evento culturale e artistico in un momento sociale difficile come questo che stiamo vivendo , convinti che nella vita ci voglia coraggio e che quel coraggio generi energia positiva che fa accadere cose incredibili come quelle che abbiamo vissuto nella scorsa edizione che risale ormai a due anni fa.

Un evento dove ogni artista è stato parte integrante e fondamentale della riuscita del progetto, un evento visionario che si è materializzato nella realtà, un evento pronto a ritornare sulla scena ancora più forte di prima e chissà che non riservi qualche sorpresa.

Una giuria tutta al femminile per celebrare la forza e il valore delle donne, quest’anno la line up si tinge di rosa e non solo, a rendere unica questa

esperienza ci saranno percussioni live e collaborazioni che non si possono anticipare, preferiamo lasciare un po di suspense.

Htob vi da appuntamento il 5/6 Febbraio per la seconda edizione di “Time To Jack” .

it’s time to jack your body.



ST21 Gazette Dicembre 2022

STUDIO21 MEETS

CARLITO

Chi sei?

Mi chiamo Carlito, vivo a Parigi e sono un ballerino professionista di Hip hop ed Afrodance. Sono originario dell’Angola e mi sono trasferito in Francia quando avevo due anni, quindi sono praticamente francese; ciononostante, non ho mai dimenticato la mia cultura perché sono stato cresciuto con gli standard africani, perciò anche se vivevo in Francia i miei genitori mi hanno insegnato gli usi e costumi dell’Angola

STUDIO21 CARLITO
CARLITO

Cos’è per te la danza?

La danza è la mia vita. Ho studiato all’università, ma non poteri fare un altro lavoro, sarebbe impossibile per me anche se lo volessi. La danza è sempre lì per dirmi: “Questa è la tua vita”. Perciò la danza è la mia vita, la mia passione, il mio modo di vivere. Vivo solo di danza e, anche se a volte è dura, sono fortunato ad averla nella mia vita.

Dicci qualcosa di più sull’Afro.

Non possiamo evitare di parlare del Congo e dei congolesi. Il Congo è stato il primo Paese che ha permesso all’Africa di essere conosciuta al di fuori del continente. Con cantanti come Tabu Ley Rochereau, il padre di Youssoupha, oppure Papa Wemba, Koffi Olomide, ecc. Persino Manu Dibango si è ispirato a queste personalità, andando spesso in Congo per imparare a suonare la chitarra, poiché lì hanno un modo speciale ed unico di farlo. Io provengo dall’Angola, quindi è un po’ diverso.

Ci sono degli standard nell’Afrodance?

Ogni Paese ha stili di danza e di musica diversi: Afrobeat, Kuduro, Afrohouse in Sud Africa, Ndombolo, Coupé-décalé, ecc. E ogni volta è diverso. La musica afro è bella perché trae ispirazione da moltissimi altri stili, come l’Hip hop o la musica classica, quindi ogni volta si ha un nuovo movimento, un nuovo tipo di musica. È per questo che dico che l’Africa è il futuro, perché continua ad evolversi, a muoversi, e c’è sempre qualcosa di nuovo.

ST21 Gazette Dicembre 2022

GLI IMPERDIBILI

TORINO DANCEHALL MOVEMENT
HOUSE DANCE WITH ARIEL

ST21 Gazette Dicembre 2021

A Roma il murales “mangia smog” più grande d’Europa.

Si chiama “Hunting pollution”, il grande airone inaugurato a Roma in Via Ostiense.

Realizzato con pitture eco-sostenibili al 100% naturali che purificano l’aria, Hunting Pollution, è il murale mangia smog più grande d’Europa.

La maestosa opera, inaugurata nell’ottobre 2018 presso il quartiere Ostiense di Roma, precisamente sulla facciata di un palazzo sito in Via del Porto Fluviale, rappresenta un importante passo in avanti nella lotta all ’inquinamento atmosferico che attanaglia il capoluogo laziale.

Il murale, la cui superficie è approssimativamente di mille metri quadrati, è realizzato con l’airlite, una particolare e rivoluzionaria vernice green, che ha la capacità di assorbire molte delle sostanze inquinanti presenti nell’ aria.

Test dimostrano che Airlite riduce fino all’88,8% l’inquinamento atmosferico, elimina il 99,9% dei batteri, respinge la polvere e lo sporco presenti nell’aria e neutralizza gli odori. Tra gli inquinanti che l’airlite è in grado di contrastare, possiamo citare in particolare l ossido di azoto. Attivandosi con la sola energia della luce, la vernice è in grado di eliminare le sostanze inquinanti trasformandole in sostanze inerti in modo del tutto naturale.

La spettacolare opera, nasce da un progetto di yourban2030, un’ associazione no profit, fondata da Veronica De Angelis, che si pone come obbiettivo quello di utilizzare l’arte come mezzo  per lanciare messaggi aventi ad oggetto tematiche ambientali, ed in particolare il rapporto uomo-natura. Il tutto con lo sguardo rivolto all’agenda globale[2] 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa dalle Nazioni Unite. La mano che nel concreto ha dato vita alla stupenda installazione, è quella del milanese Federico Massa, street artist di fama internazionale, il cui nome d’arte è Iena Cruz.

Infine, è opportuno sottolineare che la ritenzione idrica è una caratteristica intrinseca di quasi tutte le donne, perciò accettala con serenità, seguendo i piccoli accorgimenti indicati.

Tornando a casa stanchi e con i segni sul viso, consapevoli di essere parte di qualcosa di spaventosamente grande. Rientrando nelle nostre dimore senza la forza per cantare dal balcone, per fare il workout a casa per tenersi in forma, per fare il pane o altre preparazioni.

HUNTING POLLUTION

Indispensabile ai fini del progetto è stata la collaborazione con “Air is Art”un’organizzazione focalizzata sulla fusione fra l’arte sostenibile e le comunità culturali, volta ad accrescere e sviluppare la consapevolezza su importanti tematiche quali la qualità dell’aria e lo sviluppo urbano. Air is Art incentiva e sostiene gli artisti emergenti attraverso la fornitura di materiale e nello specifico fornendogli la tecnologia Airlite.

Hunting pollution, il capolavoro anti-inquinamento

Hunting pollution, il capolavoro ecologico del quartiere Ostiense, ha ad oggetto un magnifico airone tricolore, specie purtroppo a rischio estinzione. La maestosa opera, ritraente l’animale intento a cacciare; grazie alle sue dimensioni, alla cura dei dettagli e alle sgargianti tonalità dei colori utilizzati, essa riesce a catturare l’attenzione dei passanti, rapiti dalla bellezza e dall’ intensità di un’iniziativa tanto innovativa quanto significativa. Il dipinto presenta una doppia chiave di lettura: se da una parte l’airone cattura la sua preda in un mare inquinato, dall’ altra sarà lui stesso a combattere lo smog della capitale attraverso le eco-pitture di cui il murale è fatto.

Partendo dall’assunto che 12 metri quadrati di Airlite possono assorbire le emissioni di smog emesse da un’auto in un giorno, Hunting pollution, con i suoi 1000 metri quadrati di superficie, produrrà un effetto anti-inquinamento paragonabile a quello di 30 alberi! Tali considerazioni possono dare un’idea approssimativa di come l’utilizzo di queste vernici potrebbe contribuire enormemente alla lotta contro l’inquinamento atmosferico, che, come è noto, è uno dei problemi che maggiormente caratterizza le grandi metropoli di tutto il mondo.

Questa iniziativa, nata dal connubio tra arte, tecnologia e politiche green, si presenta non solo come straordinario mezzo di sensibilizzazione, ma anche come immediato strumento di lotta all’inquinamento.

HUNTING POLLUTION

ST21 Gazette Dicembre 2021

STUDIO21 ARTIST

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COME?

Non dovete far altro che fare uno screenshoot dell’illustrazione che preferite e inizia il divertimento!

Fateci vedere tutte le vostre creazioni condividendole su Instagram taggando @studio21torino. 

Gli artwork più belli e originali verranno pubblicati sul nostro canale IG.


ST21 Gazette Dicembre 2021

STUDIO21 PLAYLIST by WERS