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ST21 Gazette Settembre 2021

LA RIAPERTURA

STUDIO21 A.A. 2021/2022

Sta iniziando un nuovo anno accademico e noi siamo pienamente fiduciosi di una reale ripartenza delle attività sportive in maniera continuativa. La nostra segreteria sarà aperta partire dal 01 Settembre,  tutti i lun-merc-ven dalle 17.30 alle 19.30, mentre i corsi ricominceranno dal 06 Settembre 2021 con prenotazione obbligatoria.

Noi non vediamo l’ora… #viaspettiamoinsala

STUDIO21 A.A. 2021/2022

ST21 Gazette Settembre 2022

ST21 MEETS: MATTIA CAPOZZI

Salve e benvenuti ad una nuova edizione di St21 Gazette. In questo numero abbiamo avuto il piacere di intervistare e conoscere meglio Mattia Capozzi, Co-founder dell’Academy of Excellent.

studio21 meets Mattia Capozzi

Da quanto tempo vi conoscete e come nasce il vostro incontro professionale?

Beh, in tanti mi fanno questa domanda… ed ogni volta è emozionante rispondere. Io e Fabio ci conosciamo da 13 anni . Il nostro incontro è stato “fortuito”.. lui era l’insegnante di ballo di mia madre e mio padre, per questo lo conosco. Un giorno mia madre venne da me e mi disse “Sai che fabio apre un scuola di ballo e mi ha chiesto se gli do una mano? ti va di venire all’inaugurazione? “ ecco da li sono successe cose che nemmeno ne immaginavo l’esistenza. Era il settembre del 2009.

Da li è iniziato tutto, io un grafico che ha sempre sognato di organizzare eventi di qualsiasi genere, amante della danza e Fabio Insegnante ballerino con un sogno nel cassetto che si stava realizzando, avere una scuola tutta sua. Nel 2012 abbiamo fondato la società e siamo diventati soci a tutti gli effetti con SSD Emozione Danza Srl

Come é nata l’idea “academy of excellence” e quali sono i suoi obiettivi?

Academy Of Excellence, un nome che è stato creato in una calda estate del 2015, ma tutto è nato 4 anni prima, poi vi sveleremo il perché ! L’accademia è sempre un nome che ci ha affascinato, spesso ci si domandava del perché non esistessero accademie esclusivamente di street dance mentre era normale sentir parlare di accademie come “La Scala” “ Balletto di Roma” e tante altre dedicate al moderno o classico. Forse proprio questo ci ha mosso nel capire, documentarsi e cercare di creare qualcosa di inedito, che forse ancora non esisteva cosi profondamente!

L’obiettivo è sempre stato uno solo: una formazione artistica professionale per tutti coloro che intendono intraprendere la carriera di ballerino, offrendo la migliore formazione attraverso insegnanti e coreografi riconosciuti a livello internazionale.

Viste le vostre esperienze professionali diverse, cosa vi ha mosso nell’entrare nell’ambito della formazione urbana di danza? 

Questa è una delle tante domande che più mi vengono poste! Mi piace ricordare come tutto sia iniziato, mi piace anche vedere come siamo adesso e cosa abbiamo fatto.

La passione è tutto, la forza di volontà e il sacrificio permettono di creare cose incredibili. Beh un grafico e un ballerino di standard e latino  che insieme fanno un’accademia di hip hop fa un pò ridere no?

Mi piace sempre ricordare da dove si arriva, tutto a sempre inizio da qualcosa no? Ed è giusto sottolinearlo. Un nome su tutti, Sponky è stato il primo personaggio a farci conoscere questo fantastico mondo, con lui abbiamo creato il primo progetto ibrido di un accademia. 

Da lì molte cose sono successe, io ero sempre affascinato da questa cultura che mi ha permesso di aprire orizzonti che non avrei mai potuto scoprire se non attraverso l’hiphop. Ho viaggiato molto da solo e in compagnia alla ricerca di informazioni, pensa che ho addirittura imparato una lingua come il francese senza aver mai fatto grammatica alle superiori ahahahahah.

Ma…. questo forse è il segreto dell’hiphop, unire mondi che non si sarebbero mai conosciuti! 

Amo veder ballare le persone, godo quando i miei ragazzi raggiungono risultati incredibili… come se fossi io a farlo… è incredibile, difficile da spiegare a parole. 

Academy of Excellence

Qual è l’elemento da imprenditori che pensiate possa differenziarvi dalle altre accademie? 

Credo….Il bagaglio professionale di entrambi che sommato crea una chiave unica. Forse vedendo la “cosa” da non ballerini di street dance a volte aiuta… capiamo le lacune e comprendiamo anche le potenzialità di questo mondo. Sicuramente questo è un grosso vantaggio.

Fabio è laureato in economia e commercio, io ho studiato per anni grafica e informatica all’università , avere all’interno dell’accademia uno staff formato da commercialisti, videomaker, fotografi, produttori esecutivi, mental coach, insegnati, editori, segretarie ecc.. sicuramente da quella marcia in più che non è facile da trovare sotto lo stesso tetto!

Un consiglio a nuovi imprenditori che vorrebbero intraprendere questa carriera in questo settore? 

Ehh… adesso è dura dare dei consigli.. da 12 anni a questa parte tante cose sono cambiate. Adesso dovunque ti giri ci sono accademie, percorsi di formazione, workshop pro ecc… il mercato comincia ad essere saturo.

La differenza la fa sempre la QUALITA’. Mai prescindere da questo, senza l’eccellenza in questo settore è impossibile inserirsi, proprio per questo nasce il nome Accademia dell’eccellenza.

Dove vedi te stesso fra 10 anni?

Mi sono fermato 10 minuti a pensare prima di rispondere. Racconto questo aneddoto .

Un  pò di anni fa, durante una pausa lavoro, prendo come sempre il caffè della macchinetta, accanto a me il distributore di lattine coccola, redbul, monster.. mi giro verso fabio e gli dico: “ t’immagini se un giorno riuscissi a lavorare per Red Bull e magari organizzare il Bc One con loro?” … risposta “torna al computer vai!” ahahahah poi sappiamo tutti cosa è successo nel 2019 a Pisa!

Quindi questo mi insegna che mai dire mai. Mia madre mi diceva sempre “ Mattia, quello che non ti succede in una vita intera, a volte capita in pochi minuti!” Credo che sia proprio cosi!

Nuovi progetti?

Tanti sogni nel cassetto. Sicuramente dare opportunità alle nuove generazioni. Ora più che mai in Italia abbiamo una nuova generazione che fa davvero la differenza! Dobbiamo spingerla!

A volte rimaniamo incastrati in meccanismi strani che non permettono di avere la giusta visibilità per questi talenti che rappresentano l’eccellenza della nostra nazione! 

Vorrei dare forza e la possibilità che meritano! 

Da anni porto avanti la Social Media Agency, non è altro che uno strumento, una vetrina per tutti loro!

Infine, tornare a vivere il Back to the style com lo abbiamo lasciato nel 2019! Sembra un eternità, sembra non sia mai esistito, a volte!

Noi ci crediamo, insieme ce la faremo!

https://www.instagram.com/academyofexcellencehiphop/

https://www.instagram.com/academyofexcellencetorino/

https://www.accademiahiphop.it


ST21 Gazette Settembre 2021

21CINEMA

By Lexee Savoia

Il 3 giugno 2018 esce su Netflix la serie statunitense “Pose”, il racconto della cultura Ballroom nella fine degli anni ‘80 ideato da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals. La storia parte con la diagnosi di sieropositività ricevuta da Blanca (donna transgender che si intende avere circa 30 anni); in seguito a questo evento lei decide di abbandonare la House of Abundance per formarne una nuova, alla quale darà il nome di “Evangelista”. 

21CINEMA – POSE

Blanca Evangelista, ora mother, inizia a crearsi la sua famiglia accogliendo nuovi “kids”, alcuni sono vecchie conoscenze (Angel Evangelista) altri invece vengono invitati da Blanca stessa all’interno del Ballroom, nel tentativo di dar loro un riscatto sociale, allontanandoli dalla vita di strada (es. Damon Evangelista). 

La serie ha accolto un grande successo a livello internazionale vincendo 4 Dorian Awards e ottenendo 7 candidature, tra cui quelle per due Golden Globe: per la migliore serie drammatica e per il migliore attore protagonista in una serie drammatica (Billy Porter che interpreta Pray Tell).

Al di là dell’oggettivo successo di questa serie, è interessante notare che molti degli attori sono persone cresciute all’interno della cultura Ballroom e che il progetto è stato supervisionato nella sua interezza da membri della stessa (primo fra tutti da Jack Mizrahi Gucci). 

La popolarità che il Ballroom riceve ai giorni nostri grazie a questa serie è paragonabile a quella che ricevette dopo l’uscita del singolo “Vogue” di Madonna (per altro tematica affrontata durante la seconda stagione). 

Trattandosi di una cultura underground è fisiologico che il racconto di “Pose” abbia fatto scoprire un universo del tutto ignoto alla maggior parte degli spettatori, colpendoli e lasciando in loro una sensazione di estremo trasporto. 

Da membro interno al Ballroom ho trovato molto significativo il fatto che ci sia stata una cura piuttosto meticolosa nel raccontare con grande verità la cultura nella sua interezza. 

Quando si parla di Ball, ci si riferisce ad eventi dall’enorme spettacolarità che lasciano incantati praticamente tutti, ma chi ne fa realmente parte sa bene che Ballroom e attivismo sono due realtà strettamente congiunte. 

Dopo anni passati all’interno di questa cultura io credo fortemente che le connessioni tra le persone siano il suo reale motore. Per questo motivo parlare dell’epidemia di AIDS che ha decimato in quegli anni la comunità LGBTQIA+, delle difficoltà delle persone Queer black o latine di inserirsi nella società americana a causa delle efferate discriminazioni e abusi di cui erano oggetto, di sex working e di spaccio come unica possibilità di lavoro (n.d.r. non è disprezzabile nessuna delle due, ciò che è disprezzabile è l’assenza di scelta a causa delle discriminazioni sociali) attraverso gli occhi dei protagonisti è una decisione che ho ammirato e forse addirittura amato. 

Personalmente sono molto “geloso” del Ballroom, è facile che la sua popolarità sia veicolo di snaturalizzazione della cultura stessa, per questo motivo è importante sfruttare questo momento di “fama” per poter spiegare meglio, a chi si vuole avvicinare, cos’è davvero e come funziona. 

Dopo tempo passato ad interrogarmi sul calcolo dei costi e benefici che di questa serie, sono giunto alla conclusione che ha poco senso parlare di costi e di benefici, ma piuttosto che questo sia un buon momento per far crescere la comunità e accogliere nuovi membri. 

Quello che Pose dà alla nostra comunità è una possibilità, sfruttarla al meglio è una scelta che noi membri possiamo e, se mi permettete, dobbiamo fare. Se penso a quanto la mia vita sia cambiata da quando ne faccio parte, non posso che sperare che altr* ragazz* siano invogliat* a scoprire loro stess* in un contesto di totale liberazione dalle regole patriarcali e machiste del mondo esterno.

Pose è una serie che parla di Ball, di vestiti sventolanti pieni di pallettes, di white privilege, di discriminazioni interne alla stessa comunità LGBTQIA+ e di HIV, ma per farlo si serve degli occhi dei protagonisti restituendo alla storia della comunità una visione più umana, perché d’altronde l’unica chiave di lettura del Ballroom è proprio conoscere le persone che ne fecero e che ne fanno tuttora parte.


ST21 Gazette Settembre 2021

MURALES#3

Afghanistan, sui muri l’urlo di Shamsia

La prima street artist afghana dipinge il terrore delle donne da un nascondiglio a Kabul.

ST21 Gazette Settembre 2021 – Murales#3 – Afghanistan, sui muri l’urlo di Shamsia

Uno degli ultimi graffiti di Shamsia Hassani, 33enne di origini iraniane, docente di Scultura a Kabul e street artist, ritrae i talebani dietro una ragazza colorata che torna a mettere il burqa e spegne il suo piano.

L’ultima opera di questa street artist afghana è un pugno nel cuore

In una tiene stretta una pianola con dietro una serie di uomini armati e minacciosi, in un’altra non ha la bocca, a significare un annientamento di verbo e pensiero. 

È la donna afghana raffigurata da una giovane artista – Shamsia Hassani –  graffiti writer e professoressa di scultura all’Università di Kabul. La sua missione? Denunciare la situazione della figura femminile in Afghanistan.

Con lei, nata in Iran da genitori fuggiti dalla guerra civile e prima afghana a dedicarsi alla street art, oramai da anni è infatti raffigurata tutta la condizione dell’universo femminile in Afghanistan. La capitale ne è piena e non solo di graffiti.

Avvolte nel chador tradizionale e in pose leggiadre, con strumenti musicali o anche solo immerse nei loro pensieri.

ST21 Gazette Settembre 2021 – Murales#3 – Afghanistan, sui muri l’urlo di Shamsia

Shamsia ha un obiettivo: insegnare alla donna a guardare se stessa e i suoi desideri. E fare in modo che qualcosa cambi.

Nella sua ultima opera, pubblicata poche ore fa, il vaso con la “speranza” cade. Ma non è rotto. C’è ancora la possibilità di raccoglierlo. E noi speriamo fortemente che sia davvero così, per Shamsia e tutte le altre.

Il silenzio assordante delle donne afgane, piombate nell’oscurità.

“L’arte cambia la mente delle persone e le persone cambiano il mondo” scrive Shamsia.

Ma quanto è complicato in questo momento?

Ci vuole un attimo per capire la logica che Shamsia segue nelle sue opere: le sue sono donne che si ritrovano in un una società in cui l’universo maschile domina in tutti i campi. E lo scopo è quello di conferire alle donne del Paese un volto diverso, che prenda spunto per nuova forza e rinnovato coraggio e dalla volontà di raggiungere obiettivi.

Come fare? Ci vuole coraggio e il carattere femminile infuso da lei nelle sue opere illustrano un essere umano che è orgoglioso, tenace e può portare cambiamenti anche nella vita delle persone. 

Shamsia Hassani è una donna forte e sa rappresentare il dolore del suo Paese. Ma ora che fine faranno le sue opere?

https://www.shamsiahassani.net

https://www.instagram.com/robico_art/


ST21 Gazette Settembre 2021

SNEAKERS NEWS

SB Dunk High Pro 

Ishod Wair x Magnus Walker
ST21 Gazette Settembre 2021 – Sneakers News

Ishod Wair è famoso per la sua capacità di fare magie sullo skate, ma quando non è allo skate park ha una forte passione per un altro mezzo di trasporto a quattro ruote. Per celebrare il suo storico amore per le automobili, questa Dunk in edizione speciale vede Wair unire le forze con un altro amico del brand, Magnus Walker, di Los Angeles, anche lui appassionato di automobili.

SB Dunk High Pro Ishod Wair x Magnus Walker

La grafica e le sfumature della scarpa sono simili a quelle dell’auto sportiva tedesca resa famosa dal film “Urban Outlaw” di Walker. La tomaia in pelle si logora nel tempo per svelare uno strato dorato, il colore originale della musa che ha ispirato il design. I ricami sul tallone e sulla linguetta raffigurano la bandiera britannica, mentre l’interno della scarpa è rivestito con un motivo scozzese. Infine, sulla parte laterale del tallone, sul sottopiede, sugli inserti laterali e sull’intersuola campeggia una grafica ispirata alle corse, per uno stile di grande impatto anche a velocità elevate.

SB Dunk High Pro Ishod Wair x Magnus Walker
SB Dunk High Pro Ishod Wair x Magnus Walker

ST21 Gazette Agosto 2021

STUDIO21 PLAYLIST by SMISH